So I am living without fats, without meat, without fish, but am feeling quite well this way. It always seems to me that man was not born to be a carnivore."(Albert Einstein) August 3, 1953
La premiazione di Antonio Zaccardi con alla sua sinistra Gabriele Eschenazi e Pietro Leemann, ideatori del concorso
Antonio Zaccardi e il pubblico sono i vincitori di The Vegetarian Chance, terza edizione Di fronte a oltre 150 persone nella sala Khaled al-Asaad del MUDEC a Milano Antonio Zaccardi si è laureato vincitore della terza edizione del concorso The Vegetarian Chance ed è stato premiato da Pietro Leemann e Gabriele Eschenazi, fondatori del concorso. Zaccardi, sous chef al ristorante Piazza Duomo di Alba, ha presentato Rosso, una rivisitazione degli spaghetti al pomodoro e Tacos di mandorle, una sua creazione a base di frutta secca e profumi di zafferano, fiori ed erbe. La presentazione, la sostenibilità, il valore nutrizionale, il gusto hanno convinto la giuria, che l’ha premiato all’unanimità. Al secondo posto è arrivato l’olandese Lennart van Weert, che ha presentato un primo piatto molto composito e dal titolo esplicativo Fresco dalla terra nella mani dello chef. Due piatti in uno: nel primo asparagi bianchi, che emergono dalla “terra”, nel secondo un variegato insieme di erbe unite a perle di tapioca e anelli di patata. Il secondo piatto di Lennart è stato Iniziare dalla mia terra e poi lasciare la mia mente libera di spaziare: un caviale di melanzane delicatamente avvolto in ravioli a base di farina e farina di ceci. Lennart, che lavora nell’hotel Sandton Chateau de Raay, era giunto dall’Olanda in auto con tutti i vegetali da lui raccolti personalmente. Una menzione speciale per la sostenibilità è stata attribuita dalla giuria al giapponese Okuda Masayuki del ristorante Al-checciano di Tsuruoka. Okuda ha proposto Profumo del bosco: un insieme di cinque funghi diversi per sapori e consistenze uniti a spaghetti italiani. Particolare e presentata in un contenitore molto estetico è stata la seconda creazione di Okuda, Caponata cruda, verdure tagliate con spessori di millimetri e condite con la “bava” degli okra e pochissimo olio di oliva e sale. Molto alto anche il livello di tutti gli altri concorrenti che hanno fatto scoprire ai giudici e al pubblico tradizioni gastronomiche poco conosciute come Basolu, la zuppa di ceci di Fabio Vacca (Punta Caneddi) o diverse interpretazioni di piatti conosciuti come il Risotto con asparagi di Tommaso Segato (La Montecchia Alajmo) e le orecchiette fresche con finti pomodorini di pomodoro di Andrea Ferrucci (Marcelin). Gianfranco Ceccato (Osteria Zanzibar), già in finale lo scorso anno quando ebbe una menzione per il suo impegno sociale, ha presentato Wild Piramid, dove il riso rosso si combinava con cannellini, fiori ed erbe. L’unica donna in gara quest’anno, Sabina Joksimovic (Venissa), serba, ha proposto Non è liquida, una zuppa di zucchine alle erbe e lenticchie rosse, molto delicata e colorata con gnocchi della sua terra a base di semolino, farina di riso, farina di grano saraceno e patate. Tutti i piatti nella gallery di Yoshie Nishikawa.
Anders Ramsay prepara al Joia il suo piatto vincente
The Vegetarian Chance giunge quest’anno alla sua terza edizione in partnership colMudec e il patrocinio del Comune di Milano. Con il nostro evento intendiamo promuovere la cucina vegetariana nell’ottica di una condivisione di gusti, valori, riflessioni, consapevolezza. Guardiamo al mondo vegetale non come oggetto di sfruttamento indiscriminato, ma come alleato per il nostro benessere, per una rivoluzione nel nostro stile di vita. Nei primi due anni della nostra esistenza non abbiamo inseguito una moda né intrapreso “guerre di religione”, ma abbiamo fatto una proposta concreta: portare il vegetarianismo nei ristoranti di alta cucina in primis, ma anche gli altri, e quindi offrire agli ospiti la possibilità di scegliere cosa ricevere nel piatto. Da qui l’idea del concorso internazionale. Non ci siamo, però, fermati qui e abbiamo costruito un programma culturale, che coinvolge cuochi, scienziati, medici, giornalisti, comunicatori, produttori e consumatori.
IL CONCORSO
Lo chef bistellato Enrico Bartolini ospiterà in collaborazione col Joia nel suo Mudec restaurant il concorso internazionale che vedrà protagonisti otto chef: Masayuki Okuda del ristorante Al-checciano di Tsuruoka (Giappone), Lennart van Weert del Sandton hotels Chateau de Raaye (Olanda), Andrea Ferrucci di Marcelin di Montà d’Alba, Gianfranco Ceccato dell’Osteria Zanzibar di Bellinzona (Svizzera), Fabio Vacca dell’Hotel Marinedda Talasso Palau, Sabina Joksimovic di Venissa (Mazzorbo -Venezia), Tommaso SegatoLa Montecchia Alajmo (Padova), Antonio ZaccardiPiazza Duomo Alba. Ogni cuoco presenterà due piatti, dei quali uno interamente vegano e un altro per il quale è consentito l’uso di latticini. La giuria, presieduta da Pietro Leemann, sarà composta da: lo chef Enrico Bartolini, la nutrizionista Michela De Petris, il giornalista Davide Paolini, la cuoca ayurvedica Marisa Scotto, il biologo Carlo Modonesi, il presidente di TVC Pietro Leemann. Il concorso si svolgerà al Mudec restaurant dalle ore 11.30 alle ore 14 e sarà aperto alla stampa e agli operatori su registrazione. La premiazione è in programma alle ore 16.00 al Mudec in una sala al pianterreno. Interventi di: Pietro Leemann, Gabriele Eschenazi, concorrenti e giurati.
GLI SHOW COOKING a cura di Vittorio Castellani
Sabato 11 giugno: alle 11.30 Pietro Leemann presenta lo show cooking di Simone SalviniKichari: riso e lenticchie alla maniera mediterranea show cooking. Alle 13.30Jenny Sugar, health&food coach, propone Dolci vegan integrali nel mondo in collaborazione con Domori. Alle 14.45 Agnese Z’Graggen, food designer svizzera presenta nell’Auditorium Gioielli per una notte, esibizione artistica veg.
Domenica 12 giugno: dalle 11.30/13.00 l’Istituto Internazionale Chocolier offre al pubblico Chocoexperience – seminario sull’assaggio del cioccolato. Alle 14.30 sale sul palco Vittorio Castellani aka Chef Kumalé, world food journalist & food writer con World Roots: il giro del mondo in salad bowl.
La tavola rotonda
Sabato 11 giugno nell’Auditorium alle ore 16.00 tavola rotonda condotta da Gabriele Eschenazi sul tema: Vegetarianismo: ritorno alle origini delle civiltà o sguardo al futuro? Partecipano: Remo Egardi, biologo, Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice tv, Paola Maugeri giornalista e conduttrice tv, Pietro Leemann, chef e alimentarista.
I DOCUMENTARI
Sabato 11 giugno nell’Auditorium in collaborazione con la Fondazione Good Planet saranno proiettati due documentari di Yann Arthus Bertrand: ore 18.00 A Thirsty World, ore 20.30. Nel primo si affronta il tema dell’accesso all’acqua potabile, risorsa sempre più preziosa causa il suo spreco nelle società industrializzate e i cambiamenti climatici. Il secondo è un saggio letterario sulla specie umana e le sue relazioni sempre più alienate con gli altri esseri viventi. Terra.
I PARTNER
Mudec
Il Museo delle Culture costituisce un polo in dialogo con le comunità internazionali presenti a Milano e intercetta la pluralità delle culture della città. Tra queste anche il vegetarianismo patrimonio del mondo.
Mudec restaurant
In questo nuovo ristorante al terzo piano del Mudec dello chef pluristellato Enrico Bartolini si svolgerà il concorso internazionale. In carta tutti i giorni uno speciale menu vegetariano gourmet.
S.Pellegrino
Con questa azienda collaboriamo dalla prima edizione. S.Pellegrino nel 2015 ha attribuito il titolo di Young chef S.Pellegrino Mark Moriarty, irlandese vegetariano. Con lui Pietro Leemann ha cucinato a Expo.
NaturaSì
I suoi negozi distribuiti in tutta Italia offrono a un pubblico sempre più vasto l’opportunità di fruire di prodotti biologici, che sono alla base di un’alimentazione vegetariana di qualità e salute.
Cantina Tollo
Questa cantina abruzzese dedica molta attenzione ai vini bio e vegan con i suoi Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano. Sono 50 i viticoltori di Cantina Tollo impegnati in questa produzione sostenibile e di qualità.
Madison Hotel Best Western
In questo elegante albergo 4 stelle, recentemente rinnovato, situato in una via tranquilla in zona Stazione Centrale saranno ospitati alcuni partecipanti al concorso.
Foresteria Un Posto a Milano
Anche quest’anno la suggestiva Foresteria Un Posto a Milano ubicata nella Cascina Cuccagna ospiterà alcuni ospiti del Festival, che usufruiranno anche della colazione vegana del ristorante diretto da Nicola Cavallaro.
Istituto Internazionale Chocolier
L’Istituto Internazionale Chocolier è un’organizzazione scientifica e indipendente, che organizza seminari, corsi e workshop per insegnare a professionisti e amatori l’analisi sensoriale del cioccolato.
Italian Friends of the Citizens Foundation
Uno spazio nel Festival sarà riservato a Italian Friends of The Citizens Foundation, che con le sue scuole in Pakistan offre alle famiglie più povere un’istruzione laica e moderna a un costo accessibile.