The Vegetarian Chance

So I am living without fats, without meat, without fish, but am feeling quite well this way. It always seems to me that man was not born to be a carnivore."(Albert Einstein) August 3, 1953


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TVC 2017 TUTTE LE NOVITÀ

 

Un programma più ricco, ospiti di prestigio, un concorso di altissimo livello, un mercato bio e veg, una sede affascinante, partner di peso, il patrocinio del Comune di Milano. Nel suo quarto anno il festival The Vegetarian Chance cresce e si afferma come uno degli eventi vegetariani più prestigiosi e originali non solo in Italia, ma anche in Europa. Vegetarianismo e veganismo non sono mode passeggere, ma l’espressione di una più vasta ed estesa consapevolezza delle persone rispetto a quello che mangiano ogni giorno. Il nostro festival intende rispecchiare il pensiero sempre più diffuso che occuparsi di cibo buono significa occuparsi non solo di gusto, ma anche di salute, ambiente, etica e giustizia sociale. Lo racconteranno i protagonisti del nostro programma in un’atmosfera di condivisione e partecipazione.

IL CONCORSO

Il ristorante Joia ospiterà nei suoi locali il concorso internazionale che vedrà protagonisti otto chef:

Gianluca Casini del ristorante L’arte in cucina (Düsseldorf – Germania), Gijs Kemmeren Herberg de Kop van’t Land Hotel Restaurant (Dordrecht – Olanda), Rafael Rodriguez Quechua (Milano), Daniele Succi Ristorante e Hotel I-Fame (Rimini), Hitoshi Sugiura ristorante Patinastella (Tokyo, Giappone), Fabio Vacca Hotel Relais Villa del Golfo (Cannigione, Sardegna), Andrea Valle Piccolo Lago (Verbania), Lennart van Weert Cabillaud restaurant (Venlo, Olanda). Ogni cuoco presenterà due piatti, dei quali uno interamente vegano e un altro per il quale è consentito l’uso di latticini con caglio vegetale. La giuria, presieduta da Pietro Leemann, sarà composta da: Franco Berrino, epidemiologo, Stefano Bocchi, professore in scienze agrarie, Luca Ferrua, giornalista de La Stampa, Antonia Klugmann, chef dell’L’Argine a Vencò, Davide Oldani, chef del D’O, Claudia Zanella, attrice vegana.

Il concorso si svolgerà al ristorante Joia dalle ore 11.30 alle ore 14 e sarà aperto alla stampa e agli operatori su registrazione. La premiazione è in programma alle ore 16.00 al Teatro Franco Parenti nel foyer. Oltre al primo e al secondo premio saranno assegnati i premi speciali dei partner: Barilla, Lavazza, Orogel e Ricola. Interventi di: Pietro Leemann, Gabriele Eschenazi, giurati e concorrenti.

GLI SHOW COOKING a cura della Joia Academy (Caffeè Rouge – Teatro Franco Parenti)

Sabato 27 maggio alle 11.30 Sauro Ricci, maestro chef della Joia Academy, presenta lo show cooking: Il salutismo nella cucina orientale: tutti i segreti del Nattò. Alle 13.30 Valeria Mosca, forager e chef, direttrice di Wood*ing propone: Eat your habitat . Alle 16.30 l’israeliana Ori Shavit, scrittrice e attivista vegana, racconta Vegan Israel e offre un assaggio di shawarma vegetale. (In collaborazione con l’Ufficio Nazionale del Turismo Israeliano)

Domenica 28 maggio alle 11.30 Vittorio Castellani sale sul palco con Zahara contadina afgana nel quadro del progetto NatiPerSoffriggere Food Refugee da lui ideato. Alle 14.45 il Festival ospita per un incontro con Red Canzian, musicista/cantante veg e sua figlia Chiara Canzian, cuoca vegetariana. Parleranno della loro esperienza, che è anche un libro: Sano vegano italiano.

Alle 17.15 chiuderanno la manifestazione Jenny Sugar, health&food coach, e Mara Ramploud, medico dietologo. Spiegheranno come gli alimenti crudi siano una grossa risorsa per la “salutogenesi”, un processo di scoperta delle fonti della salute: Crudi alla meta: dolci sani, gustosi e facili.

 IL DOCUMENTARIO

Sabato 27 maggio alle ore 14.30 nella sala AcomeA sarà proiettato il documentario di Thomas Torelli Food ReLOVution (2017, 83 min), che sottolinea l’importanza di essere consapevoli di quello che mangiamo e ci invita a trarne le conseguenze per le nostre scelte alimentari. Il mondo cambia se cambiano le persone. Tra gli intervistati: Vandana Shiva, Carlo Petrini, Colin Campbell, Peter Singer e l’epidemiologo Franco Berrino ospite al festival come giurato al concorso.

LA ”MARATONA VEG”

Sabato 27 maggio alle ore 20.30 nel Caffè Rouge produttori di cibo, artisti, comunicatori e altri saranno i protagonisti di: Diciamo qualcosa di vegetariano, maratona culturale per ospiti inattesi e concisi (5 minuti per intervento). Per il pubblico un’occasione per conoscere dal vivo le mille facce della “rivoluzione veg”.

THE VEGETARIAN MARKET

I Bagni Misteriosi ospiteranno The Vegetarian Market, organizzato in collaborazione col Mercato della Terra di Milano. Dalle 11 alle 18 sia sabato 27 che domenica 28 intorno alla piscina circa una ventina di produttori proporranno in vendita cibo biologico e vegetariano: ortofrutta, pane, pasta fresca, conserve, formaggi prodotti con caglio vegetale.

RISTORO VEG

Giulia, Sara, Maddalena, Cinzia, giovani, ma già molto esperte, sono Altatto, un servizio catering di alta cucina vegetariana e vegana che “nutrirà” i partecipanti al festival sia all’interno del Teatro che nei Bagni Misteriosi. Insieme a loro per snack e bevande ci sarà il bar di Un posto incredibile.

SPAZI DI CULTURA VEG

Agnese Z’Graggen, poliedrica artista e cuoca svizzera, presenta nel Foyer Alto in collaborazione col fotografo Paolo Tosi: Nudo e Crudo, spazio espositivo fotografico silente dove la verdura si trasforma in modella da ammirare. Sempre nel Foyer Alto sarà possibile acquistare libri in tema come quelli scritti da molti degli ospiti del festival. A esporli sarà BookCatering, una nuova startup milanese che “porta i libri giusti alle persone giuste”.

I PARTNER

Friend Partner

Barilla, Lavazza e Ricola sono presenti al Festival ognuna con un angolo assaggio (vedi programma) e un premio speciale per i cuochi in concorso.

Partner

Il Teatro Franco Parenti ci ospita e assiste, Orogel assegna un suo premio al concorso, l’Ufficio Nazionale del Turismo Israeliano propone con Ori Shavit Vegan Israel, S.Pellegrino è sempre con noi dal 2014, Comieco, sostiene noi e l’ambiente col riciclo degli imballaggi.

Partner ospitalità

Best Western Antares Hotel Concorde, tre foglie di sostenibilità e tre anni di sostegno, il Grand Hotel Villa Torretta, dimora del ‘600 nel Parco Nord, la Foresteria di Un Posto a Milano, rinnovata con design essenziale e naturale in favore del buon sonno.

Technical Partner

Il ristorante Joia ospita il concorso e i suoi spettatori, la Joia Academy organizza gli show cooking, la Scuola I.P.S.E.O.A Carlo Porta aiuta nell’organizzazione, Novamont fornisce stoviglie biodegradabili a show cooking e area ristoro.

Patrocinio: il Comune di Milano  ha messo a disposizione i Bagni Misteriosi con la collaborazione di Roberta Guaineri Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita

Media partner: Cucina Naturale  Radio Popolare

 

 

 


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Vegani sì, ma integrali. Questa è la lezione di Jenny Sugar Plant based Nutrition? Yes, but Whole. Jenny Sugar’s lesson

L’offerta di corsi di cucina vegetariana e vegana è sempre più alta. Ogni tanto sembra che chiunque abbia letto qualche libro e abbia fatto qualche esperimento a casa sia titolato a insegnare cucina veg. Ma come sempre bisogna saper valutare le offerte. Cucinare senza prodotti animali non vuol dire accostare a caso un po’ di verdure, legumi e cereali e sperare che da qualche miscuglio più o meno ispirato esca fuori qualcosa di appetitoso. Un minimo di conoscenza dei nutrienti e di sé stessi sono necessari per ricavare il meglio dai vegetali. Lo conferma, nella testimonianza che segue, Jenny Sugar, che dopo studi in India e negli Usa, propone a Milano e in tutta Italia corsi di cucina Vegan-Whole, utili a nutrirci meglio e a essere di supporto a chi combatte contro malattie a volte curabili meglio con una diversa alimentazione che non usando le medicine. Jenny Sugar, fa parte del comitato promotore di The Vegetarian Chance. Tutte le informazioni sui suoi corsi si possono trovare nel suo sito.

La Nutrizione Integrale a base Vegetale e la Cucina Vegan-Whole

di Jenny Sugar

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Jenny Sugar

Un mio compagno di corso Sharan in India, RH, di 39 anni, dopo un check up di routine, effettuato perché accusava una sete eccessiva, fece l’amara scoperta di avere il diabete di tipo 2: lui che pensava di condurre una vita sana con 4 ore di allenamenti alla settimana.

Nonostante lo shock iniziale decise che non si sarebbe lasciato abbattere dalla diagnosi. Accettò la situazione e scelse di assumersene la responsabilità, cominciando a cercare una via naturale per combattere il diabete. Qualcuno gli consigliò il libro di Gabriel Cousens Curare il diabete in 21 giorni e leggendolo cominciò a sperare di poter invertire il decorso della sua malattia invece di vivere di farmaci per il resto della vita. Seguendo i principi del libro, i valori della glicemia iniziarono a scendere, mentre di pari passo cresceva la sua attitudine positiva verso la possibilità concreta di guarire. Quattro mesi dopo, però, i livelli della glicemia non erano ancora del tutto a norma. E così, tutt’altro che rassegnato, nel giugno 2014, RH decise di frequentare in India il corso di 21 giorni di Sharan, basato su principi molto simili a quelli enunciati da Cousens. Il programma superò ogni aspettativa. RH imparò a fare piccole modifiche alla dieta per migliorare i risultati. Nel corso, infatti, si studiavano le cause, i mutamenti nel corpo, gli effetti dei farmaci e come invertire l’andamento delle malattie per riprendere una vita normale. Molti partecipanti, con malattie croniche e anche più datate del diabete di RH, erano arrivati con propri farmaci, ma tutti, indistintamente, alla fine delle tre settimane, erano riusciti a migliorare i loro valori riportandoli alla normalità o riducendoli in modo sostanziale così da poter poi continuare a gestirsi da soli a casa per un anno sotto la guida dei tutors. Entusiasta della nuova vitalità percepita RH ispirò altri a seguire il suo esempio per intraprendere un analogo cammino di guarigione. Oggi, trascorsi cinque anni, RH è una persona in salute, riconoscente e felice nella sua famiglia che lo ha sostenuto. L’esperienza di RH è anche la mia e quella di 27 persone che ogni giorno per 3 settimane si sono confrontate con i loro progressi. Abbiamo realizzato un sogno, che è alla portata di tutti. Il segreto sta nella nutrizione vegetale-integrale e la sua cucina vegan-whole, un modo di mangiare basato su prodotti del mondo vegetale coltivati in modo naturale che devono essere consumati integrali, pieni della loro fibra, ricchezza e bontà nutrizionali che li caratterizza all’origine. Non devono essere stati contaminati né deturpati dai processi di trasformazione dovuti a conservanti o sostanze chimiche, né raffinati per farli diventare più bianchi, più morbidi e più falsi.

L'allegria multicolore dei piatti vegan-whole

L’allegria multicolore dei piatti vegan-whole

Il veganismo nacque nel 1944 negli USA con propositi etici per la difesa degli animali, invece la nutrizione integrale a base di piante con i suoi intenti nutrizionali (whole plant based nutrition) nasce forse ufficialmente nel 2005 grazie al libro The China Study di Colin Campbell. Già 40 anni prima medici come John McDougall avevano studiato gli effetti dell’alimentazione sui popoli, analizzando i risultati del cambiamento nutrizionale negli emigranti, soprattutto in riferimento alla SAD (Standard American Diet). Oggi, il programma McDougall che dura 10 giorni è anche disponibile online in modo gratuito. Altri studi, libri e programmi nutrizionali sul tema sono stati prodotti anche da: Caldwell Esselstyn, Neal Barnard, Dean Ornish, Joel Fuhrman, Michael Greger, Nandita Shah e molti altri. La dieta integrale a base di piante non è solo utile per guarire da malattie, ma apporta infiniti benefici a tutti, indipendentemente dal loro stato di salute. Aiuta ad acquisire uno stato generale di benessere, una perdita di peso permanente, un miglioramento del proprio aspetto, la sensazione di essere più giovani e vitali. Il corpo è messo in condizione di mettere in funzione il sistema di autoguarigione che è insito in noi dalla nascita, ma che viene neutralizzato dai troppi veleni.

Imparare a cucinare questo tipo di cibo in modo allegro e appetitoso non è difficile. Bastano pochi principi e tecniche da acquisire seguendo un corso che permetta di capire, con studio e pratica, quali sono gli elementi nutrizionali dei piatti e come bilanciarli.

ENGLISH VERSION

The offer for vegetarian and vegan cooking classes is always higher. Every so often it seems as if anyone who has read a few books and done a few experiments at home is entitled to teach veg cuisine. As always we still need to be able to evaluate the offers. Cooking without animal products does not mean randomly combining some vegetables, legumes and cereals hoping that, out of this more or less inspired mixture, something appetizing will come out. A minimum of self preparation and knowledge of nutrients is needed to achieve the best from the vegetable world. Confirmed in the testimony that follows, Jenny Sugar, after studies in India and the US, proposes Whole-Vegan classes in Milan, all of Italy and other countries, useful to feed ourselves in a better way and to support those who fight against diseases that could sometimes heal with a change in the nourishing approach rather than the use of drugs. Jenny Sugar, is part of the organizing committee of The Vegetarian Chance. All information on her courses can be found in her website.

by Gabriel Eschenazi

Whole Plant based Nutrition and Whole Plant based Cuisine

by Jenny Sugar

My Sharan classmate in India, RH, age 39, after a routine check up for excess thirst got diagnosed type 2 diabetes. It was a bitter discovery for someone who thought of leading a healthy life with 4 hours of physical training per week. Despite the initial shock he decided that he would not let the diagnosis beat him. He accepted the situation and chose to take responsibility, starting to look for a natural way to fight diabetes. Someone suggested the book by Gabriel Cousens Treating diabetes in 21 days and reading it gave him hope to be able to reverse the course of his illness instead of living the rest of his life on drugs. Following the principles of the book, the blood glucose values began to fall, while hand in hand his positive attitude towards the real possibility of healing started to grow. Four months later, however, the glucose levels were not yet fully within standards. And so, without giving up, in June 2014, RH decided to attend the 21 days Sharan course in India, based on similar principles to those set forth by Cousens. The program exceeded all expectations. RH learned to make small changes to the diet that improved his results. The course taught participants the causes of disease, which changes occurred in the body, the effects of drugs, how to reverse the trend of the disease to resume a normal life and much more. Many participants had been ill with for much longer than RH, they had arrived with their medications, but all without exception, at the end of three weeks, had been able to improve their values restoring them to normal or reducing them substantially to then continue to take care of themselves at home for a year under the guidance of tutors. Excited about his new perceived vitality, RH inspired others to follow his example taking a similar path of healing. Today, after five years, RH is a healthy person, grateful and happy within his family who supported him all the way through.

RH’s experience is also my own and that of 27 people who every day for 3 weeks confronted one another with our progress. We made a dream come true and this, is available to everyone. The secret lies in whole plant based nutrition and its whole plant based cuisine. A way of eating based on plant based products grown in a natural way that must be consumed whole, full of their own fiber, nutritional richness and goodness that characterizes them at the very beginning. They must not have been contaminated or defaced by transformation procedures due to preservatives or chemicals, or refined using substances or mechanical processes that make them whiter, softer and falser.

Veganism started in 1944 in the US with the ethical intention of defending and protecting animals, while whole plant based nutrition with its nutritional intent maybe started in 2005 thanks to the book The China Study by Colin Campbell. Already 40 years before that, doctors as John McDougall had studied the effects of different dietary habits on populations, analyzing the results of the nutritional change in migrants, especially in reference to the SAD (Standard American Diet). Today, the 10 days McDougall program is also available online for free, same thing with the Food for Life Kickstart your Health 21 day program. Other studies, books and nutritional programs on the subject were also produced by Caldwell Esselstyn, Neal Barnard, Dean Ornish, Joel Fuhrman, Michael Greger, Nandita Shah and many others. The whole food plant based diet is not only useful to cure disease, also brings endless benefits to everyone, regardless of their state of health. It helps acquire a general state of wellbeing, permanent weight loss, an improvement in appearance, the feeling of being young and vital. The body is put in a situation to perform the self-healing system that is within us from birth, but has been neutralized by too many poisons.

Learning to cook this kind of food, so cheerful and appetizing, is not difficult. Few principles and techniques are all that needs to be acquired by following a course that allows to understand, with study and practice, the nutritional elements of food and how to balance them. Info here.

 


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Festival The Vegetarian Chance 2016 il comunicato stampa

 

Intestazione TVC 2016

Anders Ramsay al lavoro in cucina

Anders Ramsay prepara al Joia il suo piatto vincente

The Vegetarian Chance giunge quest’anno alla sua terza edizione in partnership col Mudec e il patrocinio del Comune di Milano. Con il nostro evento intendiamo promuovere la cucina vegetariana nell’ottica di una condivisione di gusti, valori, riflessioni, consapevolezza. Guardiamo al mondo vegetale non come oggetto di sfruttamento indiscriminato, ma come alleato per il nostro benessere, per una rivoluzione nel nostro stile di vita. Nei primi due anni della nostra esistenza non abbiamo inseguito una moda né intrapreso “guerre di religione”, ma abbiamo fatto una proposta concreta: portare il vegetarianismo nei ristoranti di alta cucina in primis, ma anche gli altri, e quindi offrire agli ospiti la possibilità di scegliere cosa ricevere nel piatto. Da qui l’idea del concorso internazionale. Non ci siamo, però, fermati qui e abbiamo costruito un programma culturale, che coinvolge cuochi, scienziati, medici, giornalisti, comunicatori, produttori e consumatori.

IL CONCORSO

Lo chef bistellato Enrico Bartolini ospiterà in collaborazione col Joia nel suo Mudec restaurant il concorso internazionale che vedrà protagonisti otto chef: Masayuki Okuda del ristorante Al-checciano di Tsuruoka (Giappone), Lennart van Weert del Sandton hotels Chateau de Raaye (Olanda), Andrea Ferrucci di Marcelin di Montà d’Alba, Gianfranco Ceccato dell’Osteria Zanzibar di Bellinzona (Svizzera), Fabio Vacca dell’Hotel Marinedda Talasso Palau, Sabina Joksimovic di Venissa (Mazzorbo -Venezia), Tommaso Segato La Montecchia Alajmo (Padova), Antonio Zaccardi Piazza Duomo Alba. Ogni cuoco presenterà due piatti, dei quali uno interamente vegano e un altro per il quale è consentito l’uso di latticini. La giuria, presieduta da Pietro Leemann, sarà composta da: lo chef Enrico Bartolini, la nutrizionista Michela De Petris, il giornalista Davide Paolini, la cuoca ayurvedica Marisa Scotto, il biologo Carlo Modonesi, il presidente di TVC Pietro Leemann. Il concorso si svolgerà al Mudec restaurant dalle ore 11.30 alle ore 14 e sarà aperto alla stampa e agli operatori su registrazione. La premiazione è in programma alle ore 16.00 al Mudec in una sala al pianterreno. Interventi di: Pietro Leemann, Gabriele Eschenazi, concorrenti e giurati.

GLI SHOW COOKING a cura di Vittorio Castellani

Sabato 11 giugno: alle 11.30 Pietro Leemann presenta lo show cooking di Simone Salvini Kichari: riso e lenticchie alla maniera mediterranea show cooking. Alle 13.30 Jenny Sugar, health&food coach, propone Dolci vegan integrali nel mondo in collaborazione con Domori. Alle 14.45  Agnese Z’Graggen, food designer svizzera presenta nell’Auditorium Gioielli per una notte, esibizione artistica veg.

Domenica 12 giugno: dalle 11.30/13.00 l’Istituto Internazionale Chocolier offre al pubblico Chocoexperience – seminario sull’assaggio del cioccolato. Alle 14.30 sale sul palco Vittorio Castellani aka Chef Kumalé, world food journalist & food writer con World Roots: il giro del mondo in salad bowl.

La tavola rotonda

Sabato 11 giugno nell’Auditorium alle ore 16.00 tavola rotonda condotta da Gabriele Eschenazi sul tema: Vegetarianismo: ritorno alle origini delle civiltà o sguardo al futuro? Partecipano: Remo Egardi, biologo, Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice tv, Paola Maugeri giornalista e conduttrice tv, Pietro Leemann, chef e alimentarista.

I DOCUMENTARI

Sabato 11 giugno nell’Auditorium in collaborazione con la Fondazione Good Planet saranno proiettati due documentari di Yann Arthus Bertrand: ore 18.00 A Thirsty World, ore 20.30. Nel primo si affronta il tema dell’accesso all’acqua potabile, risorsa sempre più preziosa causa il suo spreco nelle società industrializzate e i cambiamenti climatici. Il secondo è un saggio letterario sulla specie umana e le sue relazioni sempre più alienate con gli altri esseri viventi. Terra.   poster_ATHIRSTYWORLD_A2_en_m

 

I PARTNER

Mudec
Il Museo delle Culture costituisce un polo in dialogo con le comunità internazionali presenti a Milano e intercetta la pluralità delle culture della città. Tra queste anche il vegetarianismo patrimonio del mondo.

Mudec restaurant
In questo nuovo ristorante al terzo piano del Mudec dello chef pluristellato Enrico Bartolini si svolgerà il concorso internazionale. In carta tutti i giorni uno speciale menu vegetariano gourmet.

S.Pellegrino
Con questa azienda collaboriamo dalla prima edizione. S.Pellegrino nel 2015 ha attribuito il titolo di Young chef S.Pellegrino Mark Moriarty, irlandese vegetariano. Con lui Pietro Leemann ha cucinato a Expo.

NaturaSì
I suoi negozi distribuiti in tutta Italia offrono a un pubblico sempre più vasto l’opportunità di fruire di prodotti biologici, che sono alla base di un’alimentazione vegetariana di qualità e salute.

Cantina Tollo
Questa cantina abruzzese dedica molta attenzione ai vini bio e vegan con i suoi Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano. Sono 50 i viticoltori di Cantina Tollo impegnati in questa produzione sostenibile e di qualità.

Madison Hotel Best Western
In questo elegante albergo 4 stelle, recentemente rinnovato, situato in una via tranquilla in zona Stazione Centrale saranno ospitati alcuni partecipanti al concorso.

Foresteria Un Posto a Milano
Anche quest’anno la suggestiva Foresteria Un Posto a Milano ubicata nella Cascina Cuccagna ospiterà alcuni ospiti del Festival, che usufruiranno anche della colazione vegana del ristorante diretto da Nicola Cavallaro.

Istituto Internazionale Chocolier
L’Istituto Internazionale Chocolier è un’organizzazione scientifica e indipendente, che organizza seminari, corsi e workshop per insegnare a professionisti e amatori l’analisi sensoriale del cioccolato.

Italian Friends of the Citizens Foundation
Uno spazio nel Festival sarà riservato a Italian Friends of The Citizens Foundation, che con le sue scuole in Pakistan offre alle famiglie più povere un’istruzione laica e moderna a un costo accessibile.

MEDIA PARTNER Vegan Italy 

LOGHI Partner