Al Festival durante la premiazione abbiamo voluto rendere omaggio a noi stessi, ai nostri quattro anni di storia, durante i quali The Vegetarian Chance è continuato a crescere. Abbiamo dato il via al progetto nel 2014 quando la cucina a base vegetale era patrimonio di pochi. Il mondo dell’alimentazione era fermo a discorsi generici sull’ecologia, la sostenibilità, le diete, la leggerezza dei piatti, le famose cinque porzioni di verdura e frutta al giorno e la diffusione di prodotti biologici era ancora limitata. Da allora l’approccio alla nostra alimentazione è cambiato. I consumi di prodotti animali sono calati, l’offerta di prodotti vegetali aumentata. Un pubblico sempre maggiore si è reso conto dello stretto rapporto che lega il cibo a salute e ambiente. Gli stessi ristoratori, come dimostrato dal nostro sondaggio, prestano più attenzione ai vegetali rendendoli protagonisti dei loro piatti e non più comprimari di piatti di carne o pesce. Ci siamo sempre resi conto che una rinuncia al gusto e al piacere della tavola non è possibile dato che non solo fa parte della nostra cultura, ma significa anche gioia di vivere e di apprezzare la ricchezza del pianeta nel quale viviamo. Per questo ci siamo inventati un concorso ispirato al lavoro che da quasi trent’anni il pioniere del veg Pietro Leemann fa al Joia con la sua cucina gustosa, gioiosa e sofisticata. Queste preziose immagini di Carlo Somaini, membro del comitato promotore di The Vegetarian Chance, ci raccontano la strada che abbiamo fatto e quella che vogliamo ancora percorrere. Un grazie va naturalmente a tutti i cuochi che hanno partecipato negli anni al nostro concorso e si sono messi in gioco anche più di una volta.