The Vegetarian Chance

So I am living without fats, without meat, without fish, but am feeling quite well this way. It always seems to me that man was not born to be a carnivore."(Albert Einstein) August 3, 1953

25° Festival CinemAmbiente Torino, 5-12 giugno 2022

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I Marlen Kunz inaugurano il Festival domenica 5 giugno

In genere nel cinema cerchiamo uno svago, magari istruttivo, ma comunque un breve viaggio in un’altra realtà. A volte però capita che la realtà di un film sia poi sorprendentemente la nostra, quella che magari non ci accorgiamo di vivere. Per questo il cinema ambientale, un genere ormai definito e non limitato ai soli documentari, sta assumendo sempre più la funzione di farci trovare di fronte a una realtà che non vediamo: la stessa che non vedono i prigionieri della caverna di Platone. Da 25 anni il Festival CinemAmbiente di Torino assolve alla funzione meritoria di raccontarci con immagini, suoni e voci il nostro mondo da un punto di vista, che abbiamo troppo trascurato. “Oggi non sono diverse solo le emergenze del Pianeta. Anche il cinema ambientale è molto cambiato. Ha affinato le sue qualità espressive, il suo linguaggio, la sua capacità di trasmettere contenuti anche complessi a una platea sempre più vasta. In questo senso, il cinema ambientale di oggi si può considerare a buon diritto un modello di quella comunicazione scientifica efficace tanto invocata e dibattuta durante la pandemia”, dice Gaetano Capizzi, direttore del Festival CinemAmbiente. Il programma di quest’anno è molto ricco e continua ad essere offerto gratuitamente al pubblico sia a Torino grazie al Museo del Cinema e sia online. Vale la pena ritagliarsi un po’ di tempo magari a scapito di prolissi e ripetitivi talk show sulla guerra, che devasta uomini e ambiente, per guardare qualche film del Festival ed aumentare la nostra consapevolezza sulla realtà del nostro pianeta. Tra i film proposti ve ne segnaliamo alcuni soprattutto riferiti al cibo.

A Thousand Fires (lunedì 6 giugno, ore 21.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), del regista palestinese-britannico Saeed Taji Farouky. Si svolge in Myanmar, dove la coppia Htwe Tin e Thein Shwe estrae a mani nude petrolio da un pozzo scavato nel terreno intorno alla propria casa. Si tratta di uno dei tanti giacimenti “artigianali” diffusi nella regione di Magway, che hanno indotto gli abitanti ad abbandonare il lavoro nei campi nella speranza, spesso illusoria, di guadagni maggiori e di un futuro migliore per i loro figli. La proiezione sarà seguita da un incontro online con il regista.

Una scena dal film A Thousand Fires

Hot Money, diretto da Susan Kucera, (martedì 7 giugno, ore 18.00, Cinema Massimo – Sala Cabiria) il cui protagonista è l’ex comandante supremo delle forze alleate in Europa della NATO Wesley Clark. In compagnia del figlio, Wes Clark Jr., attivista e ambientalista, il generale  ci guida in un viaggio nell’attuale sistema finanziario, sempre più interconnesso ed esposto agli effetti dei cambiamenti climatici. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista, il protagonista Wes Clark Jr. (online) e Silvana Dalmazzone, docente di Economia dell’Ambiente e delle Risorse naturali all’Università di Torino.

Carbon: The Unauthorised Biography (mercoledì 8 giugno, ore 20, Cinema Massimo – Sala Cabiria) del canadese Niobe Thompson e dell’australiana Daniella Ortega. Il protagonista è il più detestato tra gli elementi naturali, il carbonio. Il film ricostruisce la storia paradossale del carbonio, all’origine della vita sul nostro Pianeta, ma oggi capace di annientarla a causa dei combustibili fossili. La proiezione sarà seguita da un incontro online con i registi.

Tout commence (domenica 12 giugno, ore 17, Cinema Massimo – Sala Cabiria), autore lo svizzero Frédéric Choffat. Racconta le speranze e le disillusioni di quella massa di giovanissimi che nel 2019 anche nel suo Paese, come nel resto del mondo, si è mobilitato per l’emergenza climatica, ma solo un anno dopo è stata ridotta al silenzio dalla pandemia. Una “generazione sacrificata”, che il regista segue con sguardo introspettivo a partire dai propri figli. Un film per riflettere sul ruolo delle generazioni attuali e future. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.

The Farm Under the City, di Brett Chapman e Jordan Carroll (sabato 11 giugno, dalle ore 16, Cinema Massimo – Sala Cabiria) racconta l’innovativa impresa di Luke Ellis che, recuperando il cibo avanzato nei ristoranti e utilizzando la tecnologia bioponica e il compostaggio, coltiva erbe aromatiche e verdure in una “fattoria sotterranea” impiantata a Sheffield in Gran Bretagna. 

Da Il seme del futuro

Il seme del futuro (giovedì 9 giugno, ore 20.00, Cinema Massimo – Sala Soldati) di Francesca Frigo segue l’attività di Giorgio Vacchiano, esperto di gestione forestale, che, in pausa dall’Università, torna nei boschi della sua infanzia, in Valle d’Aosta. Esplora quelle foreste alpine, dove gli effetti dei cambiamenti climatici sono più evidenti e dove la necessità di agire per sopravvivere si manifesta più urgente.

One Earth – Tutto è connesso (mercoledì 8 giugno, ore 17.30, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Francesco De Augustinis, mostra quanto e come il sistema di produzione alimentare mondiale stia compromettendo in modo irreversibile il fragile equilibrio del Pianeta. Dalla Cina, nuovo gigante della produzione di cibo, ai laboratori della Food Silicon Valley in Olanda, alle terre contese alle popolazioni indigene in Brasile, alle minacce globali per la salute dell’uomo, alle questioni etiche sottese al nostro rapporto con la natura, il documentario affronta temi apparentemente lontani tra loro, rivelando come tutto sia connesso e tutto concorra alla crisi ambientale globale. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.

Dal film Speck

Speck. Un destino cambiato (lunedì 6 giugno, ore 18.00, Cinema Massimo – Sala Rondolino), di Martina Scalini, ci porta all’interno di un allevamento intensivo di maiali, attraverso la telecamera nascosta tra i bottoni della giacca di un ragazzo impegnato in un’indagine sotto copertura: un viaggio in uno di quei luoghi che in Italia sono lontani dai centri abitati, invisibili ai più e non sempre accessibili, e dove si entra in un mondo di brutalità quasi irreale. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista.

Tutto il programma è scaricabile qui.

 

 

 

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