
Nel 2013 gli chef finlandesi si presentarono con il loro alleato migliore: la natura del proprio paese
In attesa che tra qualche anno il concorso The Vegetarian Chance diventi il Bocuse d’Or di vegetariani e vegani, è il Bocuse d’Or stesso che si aggiorna e imbocca parzialmente la nostra strada. Infatti nella finale di Lione (24/25 gennaio 2017) i 24 concorrenti dovranno presentare una creazione esclusivamente vegetale. Cucinare può essere bello solo quando ci porta vicino alla natura, ha detto Régis Marcon, Presidente del Bocuse d’Or International Organizing Committee. Il Comitato del più prestigioso premio culinario internazionale ha ritenuto di doversi adeguare alle nuove tendenze della cucina e lo ha fatto non in un anno qualunque, ma proprio nell’anno del trentesimo anniversario del premio. Si tratta di una scelta significativa e importante. L’alta cucina prende atto che con i vegetali si possono confezionare piatti di alta gastronomia non meno prestigiosi di quelli che contengono prodotti animali. È il punto di partenza di The Vegetarian Chance e della cucina che Pietro Leemann propone da 26 anni. Il futuro della gastronomia si colora di vegetariano, cioè delle decine di colori e sfumature che propone la natura.

I paesi partecipanti all’edizione 2017 in uno specchietto di http://www.bocusedor.com
I concorrenti dovranno elaborare una creazione che sia al 100% vegetale composta esclusivamente di verdure, cereali, legumi, semi e frutta. Il piatto potrà essere caldo, freddo o entrambe le cose. Dovranno esprimere nelle loro ricette le tradizioni culturali e gastronomiche dei loro paesi d’origine. Non potranno usare latticini né oli aromatizzati. Purtroppo quest’anno tra i paesi partecipanti non ci sarà l’Italia, ma siamo certi che gli italiani in concorso a The Vegetarian Chance 2017 dimostreranno come sempre una grande maestria nel misurarsi con la cucina vegetale.
22/12/2016 alle 02:06
buonasera Gabriele, non sapevo di questa bella notizia. Pian piano arriviamo ad un traguardo Antonio
Antonio Di Mora Direttore di Sala antonio.dimora@joia.it
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