Il 75% delle terre coltivate nel mondo è destinato alla produzione di mangime per il bestiame. Il 95% della soia prodotta finisce nelle mangiatoie degli allevamenti. Nel mondo oggi vivono e muoiono 66 miliardi di animali “da tavola”. Per soddisfare la richiesta, in gran parte indotta, di carne, il genere umano sfrutta una quantità impressionante di risorse. Il consumo medio di carne dal 1970 a oggi è passato da 28,7 kg pro capite all’anno a 43 kg. E tutto ciò senza che se ne ricavi un vero beneficio nutrizionale. Solo il 5% delle proteine che un vitello accumula nel suo organismo durante la sua vita finisce nei nostri piatti. La carne ci dà solo il 18% delle proteine che mangiamo annualmente. E ci sono poi i danni alla salute. L’80% degli antibiotici consumati negli Usa (13mila tonnellate) è destinato agli animali da allevamento. Prima loro e poi anche noi sviluppiamo una pericolosissima antibiotico resistenza. Questi dati, capaci di smentire molti luoghi comuni, sono illustrati insieme a molti altri nel filmato Quand la boucherie, le monde pleure (Di fronte al macellaio, il mondo piange) prodotto dal canale web francese indipendente #Data Guelle fondato nel 2014 da Julien Goetz, ex-giornalista di Radio France. I suoi video, basati su una rigorosa ricerca, affrontano temi molto seri con ironia e animazioni. E allora non è forse arrivato il momento di dare una “chance” all’alimentazione vegetariana?