I cuochi che si mettono in gioco di fronte al pubblico sono sempre da apprezzare e così non si può che guardare con simpatia all’incontro-scontro organizzato dal Padiglione Svizzero tra Pietro Leemann e Jean-Yann Fuchs. Dieta vegetariana contro dieta carnivora. Questione di idee sull’alimentazione, ma anche di gusto. Ed è su quest’ultimo, che si è giocata la partita col pubblico. Primo round: tofu grigliato contro salsiccia di vitello grigliata. Vince il tofu a grande maggioranza. Secondo round: panino al carpaccio di anguria e parmigiano contro panino alla salsiccia vodese. Vince il carpaccio d’anguria. Terzo round: pumpernikel alle verdure contro rillette di coregone. Ha vinto la rilette. E dunque due a uno per Leemann. In tanti mangerebbero vegetariano se potessero scegliere: la morale. Prima delle degustazioni Pietro Leemann stimolato dalle domande della giornalista Natalia Ferroni del settimanale Cooperazione, aveva spiegato come la cucina vegetariana riesca a coniugare gusto e sostenibilità, come la tradizione possa evolversi e non sia sempre esattamente quella che ci sembra di conoscere. Non si può dimenticare come uno dei piatti elvetici più popolari, il bircher muesli, sia vegetariano e sia stato ideato nel 1891 da un medico: Maximilian Oskar Bircher-Benner. Oggi esiste anche in versione vegana ed è perfetto per la prima colazione. Ampia è nella Confederazione la varietà di cereali impiegati in piatti tipici così come i funghi o altri prodotti dell’orto invernale o dei boschi. Non si può poi non registrare positivamente il fatto che in Svizzera la carne costi molto sia nei negozi che al ristorante. Un motivo in più per ridurne il consumo e rafforzare l’icona della mucca svizzera felice al pascolo sulle montagne!