
Dal quotidiano Il Sole 24 Ore
Milano, banco di macelleria di un supermercato. In vetrina un carré di agnello. Un bambino di dieci anni dice: ≪Mamma, quella carne in vetrina sembra il cadavere di una persona!≫. Risponde la mamma: ≪Ma no Matteo, quello è solo un animale!≫. Sguardo perplesso, il bambino ascolta la risposta e continua a guardare la vetrina del macellaio. Forse da quel momento quando riceverà la carne nel piatto ripenserà all’agnello squartato e qualche altro dubbio lo assalirà. E chissà se riceverà risposte più approfondite e più logiche. Siamo abituati a bambini, che vogliono mangiare solo patatine, cotolette impanate, merendine e bibite gassate, ma in realtà non è così. Sono i genitori che inducono abitudini sbagliate e non tengono in conto le sensibilità dei piccoli, che come si legge in questo articolo del Sole 24 Ore stanno diventando sempre più consapevoli di quello che mangiano.