Appuntamento online con l’agricoltura biodinamica il 12 e il 30 novembre e poi ancora il 10 dicembre. In queste giornate si svolgerà il 36° convegno internazionale Un’agricoltura di salute, ricerca, innovazione e formazione per il futuro della terra. La prima sessione prevista per giovedì 12 novembre nel pomeriggio si soffermerà sulle basi scientifiche dell’agricoltura biodinamica. Tra i più di cinquanta relatori vi saranno agricoltori, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni, esponenti dell’associazionismo, imprenditori. Nel presentare l’evento l’Associazione per l’agricoltura biodinamica ha spiegato: «Scopo del convegno è quello di porre l’attenzione sul valore del lavoro degli agricoltori biodinamici per la salute umana e dell’ambiente. Serve a sostenere la collaborazione tra contadini e ricercatori impegnati per il futuro della Terra e supportare gli agricoltori nel miglioramento delle proprie tecniche. Per questo saranno presentati metodi innovativi e soluzioni inedite, insieme a grandi riflessioni spirituali ed esempi contadini che vanno dritti al cuore». Tra gli interventi più significativi ne segnaliamo due: 1) Il 12 novembre alle 18.00 Nadia El-Hage Scialabba Esperta internazionale di ecologia alimentare, già dirigente FAO responsabile del programma inter-disciplinare per l’agricoltura biologica Agricoltura biodinamica e scienza. 2) Il 10 dicembre in apertura di sessione Franco Berrino Medico epidemiologo dell’Associazione La Grande Via parlerà su La ricerca epidemiologica su biologico, biodiversità e prevenzione del cancro. Berrino nel 2017 è stato giudice al concorso The vegetarian chance.

Franco Berrino a TVC 2017 insieme a Davide Oldani
La diretta video, realizzata da Agricolturabio.info, si potrà seguire qui e sulle pagine social degli organizzatori senza bisogno di registrarsi. Media partner dell’evento sono inoltre Terra e Vita e Terra Nuova.
L’agricoltura biodinamica va oltre la mera tecnica per proporre pratiche ecologiche basate su un pensiero. La sua nascita risale a un meeting di agricoltori tedeschi del 1924 e al quale prese parte Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell’Antroposofia. In quell’occasione furono divulgate per la prima volta prime sperimentazioni in grado di dare una risposta all’agricoltura chimica allora in grande sviluppo.
L’Agricoltura Biodinamica nacque nel 1924 in occasione di un meeting organizzato da agricoltori tedeschi, che invitarono Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell’Antroposofia, a illustrare le prime sperimentazioni in grado di rispondere ai primi problemi dell’agricoltura chimica all’epoca in rapida diffusione. Emerse in quel frangente una nuova visione della natura e dei suoi fenomeni. Una natura non da asservire all’uomo, bensì da assecondare e della quale sentirsi parte. Furono poste le basi per una concezione “olistica” delle aziende agricole alle quali si proponeva di essere in relazione con l’ambiente, con la Terra, con i pianeti e con le costellazioni. Gli esseri viventi, uomini, animali e piante sono interconnessi in forma complessa e non puramente causale. La figura dell’agricoltore fu rappresentata non solo come produttore di beni, ma come creatore di vitalità e prodotti sani. Il metodo biodinamico rivaluta il ruolo dell’agricoltore che ci dà da mangiare e del quale troppo spesso non sappiamo nulla e neanche ci sforziamo di saperlo. L’emergenza climatica incombente ci sta costringendo a imparare e sapere che disporre di cibo e nutrimento è tutt’altro che scontato e automatico.