
L’arte del macello: Im Schlachthaus (Al macello) 1893 Lovis Corinth (1858–1925)
Se ancora non siete stati a FICO potete intanto fruire di una breve visita virtuale per capire cosa esattamente vi aspetta in questo posto, che si autodefinisce “Il più grande parco agroalimentare del mondo”. Non è Disneyland, non l’è l’EXPO, non è un museo, non è un mercato. Vuole essere probabilmente un po’ tutte queste cose. Diciamo che è un progetto principalmente commerciale, ma anche educativo per adulti e bambini. Ed è forse questo l’aspetto più interessante per analizzare la filosofia, che pervade FICO e che avvolge i suoi visitatori. Da vegetariani i primi elementi che cerchiamo sono ovviamente quelli relativi all’ambiente e al rapporto con gli animali. Quest’ultimo è raccontato in modo molto rassicurante e conservativo rispetto alle abitudini dei consumatori. Si riassume molto bene là dove nel capitolo macelleria si legge Coltivare la terra per coltivare la carne. Dunque secondo FICO la carne si “coltiva” come un qualsiasi vegetale grazie alla “mediazione” produttiva degli animali. E coltivare la terra per ricavarne la carne sarebbe una procedura senza controindicazioni per l’ambiente, la salute e l’etica. Come si supera a FICO questo passaggio dimenticando gli allevamenti intensivi e gli spropositati consumi di acqua suolo che li accompagnano? È semplice: mangiando carne buona, quella prodotta da un consorzio e una macelleria virtuosa. Questa è la loro descrizione: Due realtà accomunate dalla cultura del benessere degli animali, ambasciatori della qualità e della salubrità dei prodotti di origine animale………….Gli animali vengono nutriti solo con gli alimenti della terra, creando una catena alimentare virtuosa in cui ogni protagonista fa bene all’altro: la terra, l’animale e l’uomo. Troppo vago per essere credibile. Non si parla di biologico, né di modalità di allevamento, né esattamente di quali siano gli “alimenti della terra” usati come mangimi. Difficile, infine, accettare eticamente l’affermazione che un allevamento per animali destinati al macello faccia bene agli animali. D’altra parte a FICO un macello non c’è e neanche ci può essere perché non sarebbe gradito né ai visitatori, né ovviamente ai produttori. Nella vera Disneyland sono più coraggiosi: lì un casa degli orrori c’è sempre e piace moltissimo…… A FICO non sfuggono, però, al tema del rapporto uomo animali e lo affrontano nello spazio multimediale L’uomo e gli animali. La nascita di una preziosa alleanza. Sul fatto che oggi esista un’alleanza tra uomo e animali è facile nutrire qualche dubbio. Al di fuori degli animali domestici, spesso più che altro terapeuti di esseri umani, è difficile configurare come alleanza la devastazione della fauna marina, delle foreste, delle giungle, l’abulia dei governi verso il cambiamento climatico, la perdita costante di biodiversità e ovviamente gli allevamenti intensivi, crudeli, malsani, immorali e inutili. Eppure della loro visione positiva sul rapporto uomo-animali a FICO sono molto convinti, infatti il testo, che presenta lo spazio multimediale, destinato soprattutto ai bambini, recita così: All’inizio dei tempi erano gli animali a dare la caccia all’uomo, poi l’uomo ha compreso che alcuni potevano davvero essere preziosi alleati. Nasce così l’arte dell’allevamento per nutrirsi e vestirsi senza dover più cacciare. E qui il termine “arte” riferito all’allevamento appare davvero molto infelice e mistificatorio. L’alleanza tra uomo e animali ci dev’essere ed è esiziale per la sopravvivenza del pianeta, ma ci vuole davvero un grosso sforzo di fantasia per identificarla con gli allevamenti più comuni: catene di montaggio destinate alla produzione di prodotti animali a basso costo per i consumatori, alti guadagni per i produttori, diffusi danni per la salute e l’ambiente.
26/01/2018 alle 15:53
Già il nome rende bene l’idea dell’ipocrisia patetica e dilagante di quel posto di venditori di balle! E chissà quanti fessi abboccano!!!!
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